Abbiamo trascorso qui le festività pasquali ed è stata davvero una felicissima idea. Appena arrivati all’Hotel “La Ginestra” abbiamo incontrato il: Peccato n°1: “La Vista”. Posizione idilliaca in mezzo alla natura nelle immediatissime vicinanze della Gola del Furlo e del fiume che l’attraversa, non si smette mai di ammirare cosa Madre Natura è stata in grado di creare. Vedere per credere. Peccato n°2: “L’ospitalità”. Una vera specialità della casa. Visi sorridenti e tanta giovialità da poterla spalmare col coltello su una buona fetta di pane casareccio. Impossibile non rendersene conto e qui si ringrazia la vita per quanto bella è stata l’occasione di poter conoscere la Sig.ra Marina, titolare della magnifica location e dei suoi collaboratori/collaboratrici. Un plauso alla simpaticissima Francesca che ci ha accolto e accompagnato fino alla fine della vacanza con la sua professionalità ed empatia tipica di una autentica donna sarda. Peccato n°3: “La Gola”. Non quella del Furlo ma quella dantesca, difficile da descrivere ma facilissima dal caderci, basta venire qui con l’intenzione di “peccare” dimenticando per qualche giorno eventuali problemi di dieta. A tavola specialità di prim’ordine e personale di cucina che sa davvero il fatto suo. Non mi dilungo sulla qualità di vini e grappe (altri peccati nel peccato che attentano alla solidità dei rapporti coniugali superiori alla durata dei fatidici 7 anni e anche meno). Peccato n°4: “La Pace”. Quanti di noi possono ancora provare il piacere di potersi risvegliare la mattina al solo canto degli uccelli? E’ proprio quello che abbiamo sperimentato in questo luogo ed è davvero una sensazione splendida! Nessun rumore molesto ma solo la natura che ti abbraccia sin dal primo mattino per cullarti durante il giorno fino a sera. Ho finito i “peccati” ma potrei aggiungerne ancora altri. Sig.ra Marina e Sig.ra Francesca ci mancherete…ma solo fino alla prossima!!!
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