La premessa è d’obbligo: siamo a Venezia! Questo significa che, a causa della peculiarità architettonica della città e dei suoi palazzi, dovrete considerare come “normale” l’assenza di ascensore e la contemporanea presenza di ripide e tortuose scale per arrivare alla vostra camera. Dovrete sorvolare anche sullo stile veneziano di quest’ultima perché, se in altri contesti stonerebbe, qui invece ben si armonizzava con il contesto lagunare. Peccato però che tutto l’ambiente risultava essere un po’ buio e trascurato, poco igienico (carta da parati e moquette) e necessitava di più manutenzione (ad esempio la base di appoggio della tv era completamente pericolante). Soprattutto non abbiamo dormito bene per via del caldo insopportabile (eravamo a febbraio) perché il termosifone situato nel bagno (tra l’altro angusto e senza bidet) era impostato al massimo della potenza, non si poteva spegnere e il personale alla reception non ci ha aiutato. Alla fine la struttura può anche essere considerata per il prezzo non eccessivo e la posizione strategica a poche centinaia di metri dal ponte di Rialto e rammentando la premessa iniziale di soggiornare nella Serenissima. Ma ad una condizione: deve essere possibile regolare la temperatura interna, perché se poi prenotate per una camera e vi ritrovate in un “forno” qualcosa non va…
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