Invité
29 novembre 2023
Siamo capitati a “LeAmorine White House” non per caso, ma dopo aver attentamente valutato il sito (bellissimo) e le foto e i commenti su vari social. Beh, mai come in questo caso tutto ciò si è rivelato ingannevole. Difficilmente dimenticherò la mia esperienza presso “LeAmorine White House”, che anzi temo rimarrà a lungo nei miei incubi peggiori. Peccato, perché la location è meravigliosa: un casale del ‘700 affacciato sulle colline romagnole, da cui godere di una vista spettacolare, in un ampio giardino. Peccato anche per la gentilezza e l’ospitalità del proprietario, davvero apprezzabili. Il fatto è che non si può proporre, e far pagare (più di 100 € a notte!), un soggiorno in una struttura in cui la pulizia è un concetto totalmente sconosciuto: ragnatele, polvere e sporcizia ovunque; ragni, lucertole e insetti vari nella camera, camera in cui erano presenti asciugamani usati abbandonati qua e là e, soprattutto, la spazzatura dei clienti precedenti ancora presente nel cestino dei rifiuti dell’angolo cottura (sulla cui pulizia è meglio soprassedere…). Per non parlare dell’esterno, abbandonato a se stesso. Mentre le “amorine”, ovvero le cagnoline che danno nome alla struttura, simpatiche e affettuose, sono anni e anni che non vedono un bagno: meglio non farsele saltare addosso… Non dubito che la struttura possa contare su una clientela particolare e affezionata: difficilissimamente raggiungibile, senza indicazioni e senza insegna visibile, uso del cellulare praticamente impossibile; vasche idromassaggio ovunque, in giardino e in camera; sempre in camera, luci psichedeliche azionabili a comando e, dulcis in fundo, sistema di specchi a discesa sul letto… La colazione: ricca e varia. Certo, bisogna far finta di non vedere la patina di muffa sulle marmellate, la sporcizia su posate e bicchieri, ed è meglio non pensare alle condizioni igieniche in cui vengono preparati yogurt e dolcetti vari (con farine biologiche, ecc. ecc. ecc.), ciò che toglie qualsiasi voglia di mangiarli. P.S. Sono una snob che non apprezza il “contatto con la natura”? Può darsi. Di certo, la civiltà è un’altra cosa.
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